Oggi voglio commentare una frase pronunciata il giorno 06.03.08 durante l'incontro "No Tav" alla "Passeggiata" a Pocenia. Se volete potete scaricarla e ascoltarla
cliccando qui. Sembrerebbe che il Sindaco di Pocenia, Danilo Bernardis, abbia offerto la disponibilità del Comune, alla nostra Regione, per costruire un inceneritore (termovalorizzatore è un termine tutto italiano creato appositamente per addolcire la pillola) nella zona artigianale di Pocenia, nell'intento di ridurre le imposte ai concittadini.
Ho provveduto il giorno 7 marzo a inviare un'email al Sindaco in cui chiedevo anche conferma di tale affermazione. L'email è stata letta, ho ricevuto la notifica di lettura, ma a distanza di una decina di giorni non avendo ricevuto alcuna risposta ne ho inviata un'altra. Anche quest'ultima è stata letta ma ancora nessuna risposta. Non mi risulta neppure che l'email di Rudy abbia avuto alcun esito. Va beh, parliamo brevemente di inceneritori o impianti di incenerimento.
In Italia sono presenti 51 incenitori, il più importante è quello di Brescia, costruito per incenerire 200.000 tonnellate di immondizia ora ne brucia ben 700.000. Bisogna tenere in considerazione che i recenti inceneritori inquinano meno di quelli più datati ma purtroppo non esiste alcun filtro che riesca a trattenere le nanoparticelle responsabili della diffusione di certi tumori. "Nulla si crea ne si distrugge ma si trasforma" quindi i rifiuti selezionati che inceniariamo finiscono nell'aria, nell'acqua di raffreddamento e nelle ceneri. Fanghi, ceneri e polveri sono considerati rifiuti altamente tossici e vengono pertanto smaltiti in discariche a rifiuti speciali. In alcuni casi le scorie prodotte e opportunamente selezionate se mescolate con acqua cemento e additivi, possono essere rese inerti e utilizzate subito per la produzione di elementi in calcestruzzo per prefabbricati. Alcuni studi avrebbero individuato una certa tossicità presente in questi derivati che però con opportune tecniche potrebbe essere ridotta.
La resa dei rifiuti, nella produzione elettrica, è piuttosto scarsa, si aggira fra il 19 e il 27%. I rifiuti da soli non sono in grado di alimentare le fiamme infatti
per mantenere tali temperature, qualora il potere calorifico del combustibile sia troppo basso, talvolta viene immesso del gas metano in una quantità variabile fra i 4 e 19 m³ per tonnellata di rifiuti. Il calore non più utilizzabile elettricamente può essere sfruttato per il teleriscaldamento, ossia distribuire il calore alle abitazioni della zona circostante, in questo caso la resa è da considerarsi maggiore. Così facendo si andrebbe a ridurre le eventuali emissioni che si avrebbero con gli impianti di riscaldamento autonomi.
In Svizzera esiste una raccolta differenziata da primato, la maggior parte dei rifiuti vengono suddivisi per categorie, tutto ciò che è possibile viene riciclato, il resto non pericoloso, viene incenerito. La Svizzera è ricoperta per ben il 33% di foreste che svolgono in qualche modo la funzione di polmone naturale, le ceneri e i fanghi tossici vengono poi smaltiti in discariche speciali.
In Austria e Germania vengono sfruttate le vecchie miniere di salgemma per stoccare i rifiuti tossici e radioattivi.
Gli svizzeri, grazie alla raccolta differenziata porta a porta hanno talmente ridotto i rifiuti da incenerire che per far funzionare i propri inceneritori, almeno a regime minimo, bruciano quelli provenienti da Germania, Austria, Francia e Italia.
Gli inceneritori svizzeri sono finanziati anche dalle tasse dei cittadini, in Italia dalle bollette elettriche grazie al
Cip6. Che cos'è? Nel 1992 è stato firmato un decreto in cui si autorizza a prelevare il 6% dalla bolletta elettrica per finanziare la costruzione e il mantenimento di centrali ad energie rinnovabili e assimilate. Grazie a quest'ultimo termine (assimilate) introdotto all'ultimo minuto, sono riusciti a produrre danni enormi a scapito delle vere energie rinnovabili come acqua, vento e sole. L'energia prodotta da queste fonti, inoltre, può essere rivenduta a un prezzo maggiore rispetto quella offerta dal mercato. Nel 2003 l'Unione Europea si è espressa negativamente nei confronti di tale finanziamento..
Mi sono dilungato anche troppo, ma credetemi, in rete c'e di tutto e di più, la fonte più obiettiva e dettagliata è, dal mio punto di vista,
Wikipedia.
Cambiamo per un attimo discorso. Più di un mese fa ho avuto occasione di parlare con il Sindaco di Pocenia di argomenti diversi. Mi ha riferito cose interessanti che in parte condivido. Ad esempio per la tutela delle persone più disagiate come gli anziani ritiene corretto ridurre l'ICI e introdurre in busta paga l'Addizionale Irpef, in modo tale da agevolare l'anziano che magari vive solo in un vecchio ma enorme casolare. Parlando di rifiuti ha accennato al fatto che entro il 2008 nella provincia di Udine dovrà esserci un solo operatore che si occupi delle immodizie. Per quanto riguarda la raccolta differenziata porta a porta mi è sembrato un po' perplesso per il fatto che per quanto ne sa, nei Comuni in cui si effettua, la gente non è molto soddisfatta anzi è infastidita dal fatto che la spazzatura viene raccolta in giorni prefissati obbligando il cittadino, nel frattempo, a trattenersela "in casa".
In conclusione per quanto mi riguarda, la discarica o l'inceneritore è l'ultimo mezzo da utilizzare per lo smaltimento dei rifiuti. Se venisse applicata la pratica delle "3 R" (Riduzione dei rifiuti, Recupero e Riuso) probabilmente gli inceneritori già presenti in Italia sarebbero più che sufficienti per smaltire i rifiuti solidi non riciclabili e non pericolosi. Sono dell'avviso che chi produce materiale per imballo o contenitori debba riportare come e dove smaltire tale prodotto. Insomma, quando si realizza qualsiasi oggetto, bisognerebbe studiare anche come smaltire o riciclare ogni sua singola parte.