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venerdì 8 agosto 2008
Il rosso dell'uovo, un anacronismo.
Confesso, quando ho pensato a questo post ero sbronzo o quasi.
La sera scorsa, ero solo soletto con mia moglie in un agriturismo a San Daniele immerso nelle bellissime colline friulane, ho cenato con l'ottimo prosciutto omonimo, formaggi di malga, frico, un buon Merlot ecc. Insomma un buon pasto con prodotti locali, saporiti, sostanziosi, naturali. Il prodotto che dal mio punto di vista fa davvero la differenza o meglio, rende maggiormente il concetto di genuino e naturale, è l'uovo! Ho la fortuna che mia suocera mi procura delle uova casalinghe, inoltre anche i miei nonni che hanno ancora le energie per star dietro ad animali, orto e vigna me ne danno spesso. Nelle ricette di cucina si parla indifferentemente di tuorlo o rosso d'uovo, anche se il primo termine si utilizza sempre più frequentemente rispetto al secondo. Quando rimango senza uova e voglio impanare delle bistecche mi accontento anche del prodotto che le galline allevate a terra (mi è difficile pensare che vivano in una nave o in aereo..) hanno realizzato. A prescindere dal sapore che non è ai livelli delle uova "contadine", il tuorlo di che colore è? Più che rosso è un arancio sbiadito (nei casi più fortunati) o più semplicemente, giallo! In qualche modo sembra che, per motivi a me sconosciuti, mentre una volta si parlava di semaforo con il "giallo lampeggiante" ora quest'ultimo si sia impossessato dei pigmenti dell'uovo diventando arancio mentre il tuorlo si è, di conseguenza, man mano sbiadito.
Il caso dell'uovo è emblematico, ma quanti prodotti non hanno più il sapore di una volta? Mi auguro solo che nel caso dell'uovo il "mercato" non si comporti come ha fatto con il salmone. Avete mai notato le confezioni di salmone affumicato, ce ne sono di più o meno rosse. Il colore in origine era fornito dal fatto che i salmoni si nutrivano anche di gamberetti mentre negli ultimi anni sono stati aggiunti dei pigmenti nei mangimi che lo rendono, talvolta, quasi "fosforescente". Sinceramente preferisco il salmone scolorito con i pigmenti a parte...
Immagino che a questo punto del post molti dei miei lettori abbiano cancellato l'indirizzo del Blog dai propri bookmarks (preferiti, segnalibri) o abbiano fornito informazioni alla croce verde sul dove trovarmi.
Prima che qualcuno con il camice bianco suoni alla mia porta concludo con un altro esempio di naturalezza e genuinità: la donna! Preferite una donna naturale con i propri "difetti" (o pregi) come ad esempio un seno un po' "cadente" o una donna con due tette "antigravità" al silicone?
Buone ferie a tutti!
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Direi un post molto filosofico...non mi ero mai messa ad analizzare i rossi delle uova...ma ho un'amica che non mangia le uova delle galline di "casa" xkè dice che hanno un sapore diverso da quelle da "supermercato"!!
RispondiEliminaSenti a questo punto devo dirti una sola cosa:
RispondiEliminaLASCIA STARE IL MERLOT!