venerdì 28 dicembre 2007

Buoni propositi per il 2008

Come ogni fine anno ci si propone per l'anno nuovo una serie di "buoni propositi" che inesorabilmente non saranno mantenuti. Molti, dopo i banchetti di questi giorni, si metteranno in dieta, inizieranno ad andare in palestra, si iscriveranno a qualche corso, smetteranno di fumare, inizieranno un nuovo lavoro ecc. Insomma, siamo propensi a introdurre una serie di novità nella nostra vita. Anno nuovo vita nuova..
Per quanto mi riguarda devo ancora pensare a quali propositi fare per l'anno nuovo, per ora cercherò di mantenere attivo questo blog, magari con argomenti più interessanti. Non pensavo che scrivere almeno due volte alla settimana e sempre qualcosa di nuovo fosse così impegnativo. Spero che qualche cittadino mi scriva e mi suggerisca qualcosa di nuovo.
Vi auguro un buon 2008 e che l'anno nuovo vi porti salute e tanta felicità.
Buon anno!
PS: scrivete cosa vi proponete per l'anno nuovo o cosa vi augurate che vi porti, vi autorizzo l'anonimato.

venerdì 21 dicembre 2007

BUON NATALE !!! Ma cosa significa?


A pochi giorni da una delle feste più care ai cristiani, questo Blog coglie l'occasione per porgere a tutti i migliori auguri di Buon Natale!
Già, ma cosa significa oggi? Buona parte di noi pensa ai regali, al cenone o al pranzo in famiglia, qualcuno più fortunato ad una vacanza, ma tutto questo in fondo ci ricorda che questa è la festa della famiglia e che nulla ha realmente importanza se non trascorrere la festa con chi si ama, compresi gli amici, quelli veri! Per me, certo, come per tutti è tempo di regali, non voglio perdermi la faccia del piccolo Rudy quando scarterà i suoi! In questi giorni i suggerimenti sono molti per chi non vuole o non può spendere tanto, insieme a spot pubblicitari, secondo me noiosi perché tutti uguali, di profumi e cosmetici che certo non sono alla portata di tutti...
Ma torniamo a me, che, pensando alla mia famiglia, credo che non ci sia momento migliore per essere grata di tutto ciò che ho, per ringraziare del fatto che stiamo tutti bene, che nonostante lo stress, la stanchezza, i figli e la fatica di ogni giorno, mio marito ed io stiamo ancora insieme e soprattutto crediamo ancora nella promessa che ci siamo fatti...
Grazie perché la nostra vita è stata movimentata da due splendide creature, perché abbiamo una casa, e anche questo oggi non è da tutti, come il lavoro che ci permette di vivere pur senza troppe pretese ma ricordando che possiamo rinunciare a qualcosa per aiutare chi è meno fortunato... Insomma, forse il messaggio dello spot che recita che " a Natale si può fare di più", non è negativo come pensavo (perché ricordarsi del prossimo solo a Natale!) ma un momento per guardare con occhi nuovi ciò che davvero vale nella nostra vita... Forse sono parole scontate, banali o patetiche, ma ho voluto comunque condividerle.
Buon Natale!

mercoledì 19 dicembre 2007

Ma perché vogliamo una linea internet veloce?

Aggiungerei anche il termine 'economica'.
Guardando gli accessi al mio blog e in particolare alle keyword che hanno portato gli sprovveduti navigatori ad arenarsi in questo sito, potrei affermare che molti vogliono, disperatamente, l'adsl o una linea analoga che permetta loro di viaggiare più rapidamente. Nei prossimi post pubblicherò le statistiche di accesso al blog e in particolare le keyword che vi hanno portato a visitarlo in questi tre mesi.
Ora vorrei che foste voi, mediante il commento, a spiegare perché volete la banda larga o se ce l'avete, quali vantaggi e nuove possibilità vi hanno portato rispetto alla linea PSTN, ISDN, GPRS ecc.
PS: le istituzioni sembrano muoversi http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2145683

martedì 18 dicembre 2007

Pena di morte, oggi si vota all'assemblea dell'ONU

Notizia del Sole 24 ore
Dopo il via libera del 15 novembre della commissione dell'ONU oggi avremo finalmente il responso finale. Molto probabilmente verrà approvata la mozione per una moratoria universale sulle esecuzioni capitali. I Paesi favorevoli sono in numero superiore a quelli contrari. In questa battaglia l'Italia risulta essere in prima fila fra le Nazioni che vogliono abolire la pena di morte. Questo è il terzo tentativo che il nostro paese fa per raggiungere questo obbiettivo, abbiamo tentato nel 1994 e nel 1999 senza alcun esito. Il nostro Ministro degli Esteri, Massimo D'Alema e il partito Radicale con "Nessuno tocchi Caino", sono entusiasti per il fatto che l'Italia si sia fatta promotrice di questa battaglia. Anch'io sono contrario alla pena di morte ma principalmente per il fatto che ritengo questa soluzione troppo lieve. Io sono per i lavori forzati, preferirei che i colpevoli di atti criminosi gravi andassero a "spaccar pietre" per intenderci. La morte per qualche condannato può risultare una liberazione, quindi perché fargli questo "favore"? Come italiano non mi permetto di giudicare gli altri sistemi giudiziari, ho di che lamentarmi dello Stato Italiano, dove i processi durano oltre 10 anni e dove i criminali fra indulti, permessi o immunità parlamentari girano tranquillamente per strada. Peggio se agli arresti domiciliari, vedi Tanzi e quell'albanese quel Rom che guidando ubriaco ha fatto fuori quattro ragazzini ed è "confinato" in un residence a nostre spese. Insomma viviamo in un paese dove il delinquente è più tutelato di un onesto cittadino. Se ti entrano in casa la notte e magari di violentano moglie o figli, guai a toccarli, hai solo casini. In questi casi, vista l'inefficienza della macchina della giustizia, forse è meglio farsi sopraffare dall'istinto di sopravvivenza..

venerdì 14 dicembre 2007

Povere banche..

Anche noi facciamo parte di quel 90% che ha stipulato un mutuo a tasso variabile in questi ultimi 5 anni. Per dire la verità ne abbiamo stipulati due, uno per l'appartamento di Pertegada in seguito chiuso e riaperto per l'attuale abitazione di Pocenia. In entrambi i casi era da considerarsi sconsiderata la scelta di un mutuo a tasso fisso, all'epoca parecchio sconveniente. Con il senno di poi è facile giudicare..
La Banca Centrale Europea, impietosita, ha deciso nel mese di settembre, di bloccare l'ascesa del tasso di interesse al 4% rinunciando ad uno 0.25% in più come precedentemente stabilito. Le banche, invece, hanno portato l'euribor al 5% esattamente 1% in più del tasso stabilito dalla BCE. L'euribor è il tasso di interesse con cui le banche si scambiano denaro e, sommato allo spread, paghiamo il nostro mutuo variabile. Il presidente dell'ABI ha spiegato che l'aumento è dovuto alla sfiducia fra le banche, l'istituto bancario che possiede maggiore liquidità pretende interessi maggiori (www.finanzaonline.com). Sfiducia innescata dalla crisi del mercato e dalla situazione dei mutui americani. Le banche, quindi, hanno la necessità di far rientrare più capitali possibile entro fine anno per capire in quale situazione si trovano.
Come sempre chi ci rimette è il consumatore, quel 1% in più andrà alle nostre banche per colpa delle stesse banche. Ma non vale la legge "chi sbaglia paga?".
I dipendenti bancari, "come premio", riceveranno un forfait medio di 1.600 euro e un aumento dello stipendio di 280 euro (leggi qua).
Altra "sciagura" alla quale le banche non hanno potuto opporsi è che i dati dei nostri conti correnti verranno visionati, archiviati e regolamentati dagli americani (punto-informatico.it). Potremmo vederla, simpaticamente, come un backup di sicurezza dei nostri dati personali nei server degli USA.

martedì 11 dicembre 2007

Non c'è nulla da dire..

Lunedì mattina sono andato dal medico per questa dannata tosse e mal di gola che non vuole andarsene via dopo quasi una settimana.
Parlando con il medico ho patteggiato per tre giorni, voleva darmi una settimana..
Prendendomi in giro mi fa notare che dopo 11 anni che lavoro è la secondo volta che sto a casa per malattia, mi ha raccomandato che non diventi un'abitudine..
Battute a parte ci sono persone che purtroppo si "ammalano" quando ne sentono il "bisogno".
Chi ci rimette siamo tutti noi che paghiamo le tasse e i colleghi che in qualche modo devono fare il loro lavoro. Solitamente si accusa il medico "compiacente" ma purtroppo il medico anche se in cuor suo sa che il paziente sta mentendo deve far fede ai sintomi che quest'ultimo riferisce. Lo stesso medico purtroppo non ha la possibilità di rifiutarsi di "curarlo" dandogli dei giorni di riposo. Purtroppo lo Stato permette a questi truffatori di farla franca e al medico non fornisce strumenti per combattere questo assenteismo ingiustificato.
Ricordo che in entrambe le gravidanze di mia moglie abbiamo discusso del consiglio di alcune colleghe che la volevono convincere a starsene a casa da subito. Entrambi non lo abbiamo ritenuto corretto, se poi come nel suo caso, l'hanno spostata in un reparto non considerato a rischio, non ne vedamo il motivo.

Di influenza si guarisce, di cancro purtroppo non sempre.

Vogliamo dare l'addio a Stefano Rupil, amico e padrino di nostro figlio, morto lunedì sera dopo l'infausta diagnosi del mese di luglio. Aveva 37 anni, sposato dal 2003 con Cristina, papà di Alice di 2 anni e di un figlio maschio che nascerà a febbraio e che non conoscerà mai suo padre. Benvoluto da tutti, amava la Carnia, la birra, giocare a calcio con gli amici e aiutare gli anziani. Purtroppo non c'è nulla da dire in questi casi.

Addio Stefano

giovedì 6 dicembre 2007

È difficile essere mamme oggi

Il giorno lunedì tre dicembre ( dopo aver messo a nanna i miei angioletti..! ), stavo distrattamente facendo un pò di zapping, quando mi sono imbattuta in una trasmissione in onda su La 7 dal titolo Exit. L'argomento su cui verteva il dibattito mi ha subito incuriosito: "nella mente delle madri assassine ". Non di quella curiosità morbosa che ci porta a cercare fatti di sangue drammatici. Piuttosto mentre ascoltavo sentivo qualcosa che mi avvicinava in qualche modo a quelle donne. Sullo sfondo un'immagine di Anna Maria Franzoni, ormai simbolo della colpa più grave di cui possa macchiarsi una madre, l'omicidio del proprio bambino. Quella che è emersa è una realtà sconcertante, di donne, madri che non sono certo "malate di mente ". Dietro il cosiddetto raptus, in realtà, si nascondono storie comuni di disagio, di difficoltà nel gestire un bambino, o addirittura di accettare una maternità e intorno il vuoto, nessuno con cui poter parlare, chiedere consiglio... Avere un bambino è senza dubbio l'esperienza più forte, intensa, arricchente che una donna possa fare ma al tempo stesso prendersi cura ogni giorno del proprio figlio priva spesso della possibilità di fare qualsiasi altra cosa, persino una doccia! Viene da chiedersi: "come facevano le nostre nonne, quando i figli erano ben più di uno? " Beh, la situazione allora era molto diversa, c'erano tutte le donne di una famiglia allargata a prendersi cura dei bambini. Oggi tutto il carico grava sulle spalle delle mamme perché i mariti lavorano, i nonni non sempre sono disponibili e, vista l'età media del primo figlio, spesso sono anziani. Quanto ai servizi sociali, poi, è interessante il confronto con gli altri paesi europei, ad esempio la Francia, dove esiste un servizio di protezione della maternità che permette alle neomamme di non rimanere sole al rientro a casa dall'ospedale. In Italia questo è un miraggio e se si è fortunati ci si trova in qualche isola felice dove ti danno indicazioni su come allattare il piccolo, come fargli il bagno o un massaggio rilassante. Certamente il nostro comune ci offre oggi un grosso aiuto con il progetto "Genitori quasi perfetti ", grazie al quale abbiamo capito quanto sia importante il confronto con persone che stanno vivendo la nostra stessa esperienza e che ogni giorno cercano di fare del loro meglio per il bene dei figli. Non pretendono di dare una "ricetta ", nessuno può insegnarci a fare quello che è il mestiere più difficile ma almeno ci sentiremo un pò meno inadeguate perché forse non abbiamo il cosiddetto istinto materno: secondo me non esiste. Esiste un rapporto che con fatica e sacrificio si costruisce giorno dopo giorno con il proprio figlio, ma non si può fare tutto da soli...

mercoledì 5 dicembre 2007

XO, l'alfabetizzazione informatica mondiale continua...

Molti di voi, probabilmente, non sanno di cosa sto parlando. Vi do un aiuto, vi dice qualcosa "portatile da 100$ per i bambini del terzo mondo"?
Il 28 gennaio 2005 a Davos (Svizzera) Nicholas Negroponte ha presentato, durante il World Economic Forum, il progetto OLPC (One Laptop Per Child) , una organizzazione no-profit che si propone di ridurre il divario digitale nei paesi in via di sviluppo. Inizialmente il prodotto era destinato al Ruanda, India, Thailandia e Cina, ma in questi mesi sono giunti ordini anche dal Messico e lunedi scorso dal Perù (un ordine per 260.000 esemplari).
Insomma questo giocattolino dalle caratteristiche tecniche non proprio al top sembra piacere un sacco non solo al "Terzo Mondo" ma anche ai migliaia di nordamericani che tramite l'iniziativa "Give 1 Get 1", al prezzo di 400$, uno lo hanno regalato e l'altro se lo sono portato a casa.
La potenza è limitata ma le caratteristiche sono interessanti. Il sistema operativo installato è Linux, sistema Open Source libero da licenze, non avido di risorse e completo di applicazioni. Il laptop è studiato per funzionare in zone rurali dove arriva a malapena l'elettricità. È WiFi. La durata della batteria si avvicina alle 24 ore ma per ricaricarlo non c'è problema; va bene la batteria di un'auto, il trasformatore in dotazione oppure la semplice manovella. È resistente agli urti e all'acqua. Il prezzo è di circa 188$ ben superiore ai 100$ che ci si proponeva inizialmente ma che si prevede di raggiungere durante il 2008 per poi dimezzarsi (50$) nel 2009.
Il portatile verde verrà distribuito alle scuole dei paesi in via di sviluppo dove i bambini comunque hanno di che mangiare. Non avrebbe senso distribuirlo dove non c'è istruzione e si muore di fame..
Nel mondo industrializzato l'alfabetizzazione informatica è avvenuta negl'anni '80 con l'introduzione degli Home Computer. In particolare è stato un modello venduto dal 1983 al 1993 che, con le sue ben 17.000.000 di unità, ha raggiunto l'intero globo. Di cosa si tratta? Di un computer che attualmente non farebbe invidia neppure ad una calcolatrice tascabile. Un sistema semplice e versatile. Il Commodore 64 !!!
Chissà se XO raggiungerà mai questa cifra..