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mercoledì 14 novembre 2007
No agli OGM: ma ne sei sicuro?
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Un organismo geneticamente modificato (OGM) è un essere vivente che possiede un patrimonio genetico modificato tramite tecniche di ingegneria genetica che consentono l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi genici.
Sebbene le modificazioni ed il trasferimento di materiale genetico avvengano in natura in molteplici occasioni e tali processi "naturali" siano all'origine della diversità della vita sulla terra, con il termine Organismo Geneticamente Modificato si intende solamente un individuo le cui modificazioni genetiche siano state operate dall'uomo attraverso moderne tecniche di ingegneria genetica.
Per esseri viventi si intendono batteri, vegetali e animali.
In rete, in particolare sulla indispensabile Wikipedia, trovate di tutto e di più in merito a questo discusso argomento.
Le motivazioni che spingono diverse associazioni a livello globale contro gli OGM, in particolare agroalimentari, sono molteplici e di natura diversa (www.legambiente.eu).
Ambiente. La diffusione di coltivazioni OGM a cielo aperto ha comportato la contaminazione accidentale con le coltivazioni naturali (no OGM) per cui l'unione europea è stata costretta a regolamentare e limitare tale mescolanza allo 0.9%. Tra le varie fonti di preoccupazione vi è la possibilità che le piante geneticamente modificate possano comportarsi come specie invasive, specie cioè che si affermano nell'ecosistema a danno di altre specie e varietà.
Salute. L'introduzione di questi organismi nell'alimentazione umana può produrre effetti del tutto imprevedibili, intolleranze alimentari o allergie.
Economia. In particolare nei paesi in via di sviluppo, la coltivazione OGM comporta l'obbligo di acquisto annuale del seme, questo perchè, queste specie vegetali sono solitamente sterili.
Etica. L'uomo, tendenzialmente, si vuole sostituire alla Natura o a Dio.
Storia. Per secoli si è utilizzata una certa specie per produrre un piatto "X".
Insomma tocca un po' tutti gli aspetti.
Il problema è che nella realtà dei fatti lo 0.9% di contaminazione OGM è un valore piuttosto ottimistico (leggi qua).
Ma forse non tutti sanno, che certi OGM sono già presenti e consentiti dalla legge, come ad esempio per la produzione dell'insulina.
Dal primo OGM prodotto nel 1973 si è subito provveduto ad una regolamentazione in materia, una serie di protocolli costantemente aggiornati e seguiti da tutti i laboratori mondiali.
Le applicazioni degli OGM sono molteplici e in diversi settori. Medicina, alimentazione, agricoltura, allevamento, industria. Per esempio: batteri azoto-fissatori, enzimi capaci di migliorare la fermentazione della birra, piante resistenti allo stress idrico o a certi insetti o a virus (Rudy B. segnala come si è salvata la papaya nelle Hawaii), riso con potere nutrizionale maggiore, pomodoro a maturazione rallentata, farmaci a basso costo e riduzione degli scarti, pioppo a basso contenuto di lignite, animali che producono latte con più caseina o senza lattosio ecc.
Se non avete le idee chiare sugli OGM a complicarvi la vita ci pensano le relazioni che vengono redatte periodicamente, ogni associazione interpreta i dati in modo diverso.
La mia opinione. Si agli OGM ma solo sotto il controllo di direttive atte a garantirne la sicurezza. Si alle coltivazioni OGM ma non a cielo aperto. Limitare allo stretto indispensabile la sperimentazione animale. Incentivare l'agricoltura biologica. Campagne informative più obiettive possibili.
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Scusa ma credo che Dolly sia stata semplicemente clonata....il suo patrimonio genetico non è stato modificato.
RispondiEliminaScusa hai ragione, ho fatto un pò di confusione. Cancello subito. Grazie..
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'OGM io sono favorevolissimo.
RispondiEliminaOvviamente sotto un serio controllo!
Non mi sembra corretto limitarli al non-a-cielo-aperto....sarebbe inutile
Il biologico va bene, ma siamo disposti a pagare di più?
È giusto che uno possa essere libero di scegliere.
RispondiEliminaLibertà di scelta ok, ma non incentivare l'agricoltura biologica,si "drogherebbe" il mercato
RispondiEliminaSei un liberista Rudy?
RispondiEliminaOttimo, meglio un po' di sano mercato libero quando possibile...
Per il resto ho sentito campane diversissime riguardo agli OGM, ed ad oggi sono sulla linea di permetterne lo sviluppo e la coltivazione , chiaramente imponendo ai produttori di segnalare che, appunto, di OGM si tratta.
Il consumatore farà il mercato e darà i responsi.
Per quanto riguarda l'economia, sono piuttosto liberista in effetti!
RispondiEliminaPreferisco dare libertà a chi acquista di scegliere e quindi ripagare chi fa "prodotti migliori" (tra virgolette perchè dipende dai punti di vista) o per lo meno chi offre il miglior rapporto qualità/prezzo!
Per gli OGM sono d'accordo con Dario, vanno segnati i prodotti OGM....