Da un articolo su www.repubblica.it
Il TAR del Lazio ha rifiutato il ricorso contro le regole di assegnazione delle frequenze WiMax. Gli operatori telefonici che già posseggono frequenze UMTS non saranno esclusi dal bando, l'asta prevede che a determinare l'assegnazione delle frequenze sarà esclusivamente il prezzo più alto e non, come è avvenuto in Francia, considerando anche la qualità del progetto.
Insomma come accade spesso, il più forte ha avuto la meglio. I piccoli provider e gli enti locali ne saranno, di fatto, esclusi. Non tutto è perduto: il TAR prevede di riesaminare il ricorso verso febbraio - marzo.
PS: avete fatto caso che nelle reti TV l'argomento è stato snobbato? Sarà dovuto al fatto che una buona parte della pubblicità presente nelle reti televisive è di operatori telefonici?
Non è detto che le frequenze vadano agli operatori TLC e non è detto che il loro progetto sia più scadente, anzi probabilmente hanno le conoscenze, le competenze e i mezzi per fare un servizio migliore degli altri!
RispondiEliminaPer ridurre il digital divide sarebbe sufficiente realizzare delle vere flat con l'UMTS o meglio HDSPA (3.6 Mbit) e invece ti limitano il traffico dati mensile! La tecnologia che può realizzare vera competizione è il WiMax e il WiMax Mobile. Se entrambe le tecnologie finiscono nelle stesse mani, che interesse c'è a farsi "autoconcorrenza"?
RispondiEliminaMa ci sono diverse compagnie tlc...non una sola....basta che uno si guardi in giro e incominci realmente a scegliere la tariffa migliore per lui....
RispondiEliminaInteressante l'articolo di oddi su PI
RispondiEliminahttp://www.pitelefonia.it/p.aspx?i=2133173
sono in 48 a volere le 35 licenze in palio, Telecom e Wind spiccano al primo posto, Tre e Vodafone non sono interessate.