Anche noi facciamo parte di quel 90% che ha stipulato un mutuo a tasso variabile in questi ultimi 5 anni. Per dire la verità ne abbiamo stipulati due, uno per l'appartamento di Pertegada in seguito chiuso e riaperto per l'attuale abitazione di Pocenia. In entrambi i casi era da considerarsi sconsiderata la scelta di un mutuo a tasso fisso, all'epoca parecchio sconveniente. Con il senno di poi è facile giudicare..
La Banca Centrale Europea, impietosita, ha deciso nel mese di settembre, di bloccare l'ascesa del tasso di interesse al 4% rinunciando ad uno 0.25% in più come precedentemente stabilito. Le banche, invece, hanno portato l'euribor al 5% esattamente 1% in più del tasso stabilito dalla BCE. L'euribor è il tasso di interesse con cui le banche si scambiano denaro e, sommato allo spread, paghiamo il nostro mutuo variabile. Il presidente dell'ABI ha spiegato che l'aumento è dovuto alla sfiducia fra le banche, l'istituto bancario che possiede maggiore liquidità pretende interessi maggiori (www.finanzaonline.com). Sfiducia innescata dalla crisi del mercato e dalla situazione dei mutui americani. Le banche, quindi, hanno la necessità di far rientrare più capitali possibile entro fine anno per capire in quale situazione si trovano.
Come sempre chi ci rimette è il consumatore, quel 1% in più andrà alle nostre banche per colpa delle stesse banche. Ma non vale la legge "chi sbaglia paga?".
I dipendenti bancari, "come premio", riceveranno un forfait medio di 1.600 euro e un aumento dello stipendio di 280 euro (leggi qua).
Altra "sciagura" alla quale le banche non hanno potuto opporsi è che i dati dei nostri conti correnti verranno visionati, archiviati e regolamentati dagli americani (punto-informatico.it). Potremmo vederla, simpaticamente, come un backup di sicurezza dei nostri dati personali nei server degli USA.
Post interessante sull'Iban, quel maledetto codice voluto dagl'americani:
RispondiEliminahttp://cappellaiomattolepremarzolina.
blogspot.com/2007/11/il-codice-iban.html
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