giovedì 4 dicembre 2008

Posta elettronica certificata, vale la pena acquistarla?


PEC acronimo di Posta Elettronica Certificata, è paragonabile alla raccomandata con ricevuta di ritorno, ha valenza legale. Il funzionamento della PEC si può riassumere in questo modo:
- Innanzi tutto bisogna registrare un dominio pec.miodominio.it tramite un gestore iscritto in un apposito elenco pubblico tenuto dal CNIPA;
- Una volta creato il proprio indirizzo email certificato potete inviare un messaggio ad un altro utente provvisto di PEC (potete inviare una email certificata anche ad un indirizzo "normale" ma non avrete la certezza legale che il messaggio sia stato ricevuto).
- Il messaggio viene accolto dal gestore del dominio certificato che lo racchiude in una sorta di busta digitale e vi applica una firma elettronica in modo da garantirne l'inalterabilità. A questo punto il messaggio viene inviato al gestore PEC del destinatario.
- Il gestore del destinatario controlla che il messaggio non sia stato in alcun modo alterato mediante la firma digitale precedentemente applicata e inoltra il messaggio "imbustato" elettronicamente al destinatario.
- Una volta consegnato il messaggio, il gestore PEC del destinatario invia una ricevuta di avvenuta consegna al mittente che è quindi certo che il suo messaggio è giunto a destinazione.

L'utente PEC utilizza questo strumento come una normale email, ovviamente le impostazioni del proprio client di posta devono essere configurate come indicato dal proprio gestore.
La trasmissione della email avviene in modalità protetta e crittografata. Piccola parentesi: la email tradizionale viene inviata ad un server POP che solitamente comunica con il proprio client di posta "in chiaro". Per intenderci, con alcuni programmi (è sufficiente uno sniffer come ad esempio wireshark precedentemente chiamato ethereal) in una rete locale, sarete in grado, senza tanta difficoltà, di visualizzare login e password di un utente che sta inviando una email oltre al testo inviato.
Torniamo ora alla posta certificata. Le ricevute di invio, ricezione e lettura della PEC rimangono memorizzate nei server per 30 mesi come il decreto prevede. Vi ricordate il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 "Codice dell'amministrazione digitale"???
Il costo di questa particolare email varia tra i 6 e i 10 € annui, a differenza della AR, ne potete inviare quante ne volete sempre allo stessa cifra. Chi è abituato ad inviare raccomandate ne fiuterà subito il risparmio. La posta certificata è stata ideata in particolare per le Pubbliche Amministrazioni. È un'invenzione tutta italiana (siamo un popolo creativo) quindi serve solo per uso nazionale. Questo mezzo di comunicazione può ridurre notevolmente i tempi di invio di materiale digitale, ridurre le contestazioni sulle ricevute e far risparmiare parecchio denaro. Sta di fatto che le PA se ne dovevano dotare ancora diverso tempo fa, ma in realtà le cifre parlano da sole: a gennaio 2008 risultavano attivi solo 13000 domini certificati tra pubblici e privati.
Un mesetto fa ho attivato la mia PEC personale e ho voluto testarne il funzionamento. Ho provato a comunicare con l'INPDAP ma l'ente non è dotata di questa tecnologia, infatti mi ha risposto prima all'indirizzo email di mia moglie Deborah e poi ha inviato una lettera al nostro domicilio.
Neppure il Comune di Pocenia mi risultava ne avesse una, infatti mi avevano risposto tramite email tradizionale. Durante la stesura di questo post ho digitato in Google parte dell'indirizzo di posta certificata delle PA friulane, certgov.fvg.it, e ho aggiunto il termine Pocenia. Cavoli ce l'hanno!!! Perché non l'hanno utilizzata per rispondermi? Altra curiosità, poi vi do l'indirizzo web governativo che vi visualizzerà tutti gli indirizzi certificati, anche Palazzolo dello Stella a quanto pare ne è dotato. Rudy B. fino a ieri mi ha sempre detto che il Comune di Palazzolo non ce l'aveva! Mah! Di seguito il sito che vi avevo promesso: http://www.indicepa.gov.it/.
Ho verificato poco fa l'indirizzo PEC del Comune di Pocenia, comune.pocenia@certgov.fvg.it, è valido! Quindi mi devo ricredere, forse i miei 6€ sono stati spesi bene, sempre se la PA che ne è dotata controlli e utilizzi questo indirizzo email..
Molto probabilmente ci sarà una svolta nell'utilizzo del mezzo informatico e di internet nelle PA nei prossimi mesi, infatti, il 28 novembre scorso è stato approvato il decreto legge anti-crisi il quale contiene delle novità in materia di digitalizzazione documentale. Tra queste si rende obbligatoria la PEC per pubbliche amministrazioni, società e professionisti iscritti agli albi e si rende possibile una conservazione sostitutiva degli originali analogici unici.

Dimenticavo di darvi due informazioni fondamentali:

1. non potete inviare email ad una Pec se non ne possedete una anche voi, il server del destinatario la rifiuterà;

2. questa posta è dotata di antivirus.

PS: detengo da alcuni anni il dominio www.vincoletto.it con il gestore Aruba. Per soli 6€ all'anno ho attivato, sempre con loro, il mio dominio pec.vincoletto.it. Se non avete necessità di uno spazio web a pagamento esistono altri gestori che per circa 10€ vi offrono solo una casella di posta certificata.

10 commenti:

  1. Il gestore del Comune non poteva essere che la Telecom, posta-certificata@telecompost.it

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  2. Piccola precisazione visto che vengo tirato in causa:
    ti ho sempre detto che il comune di Palazzolo dello Stella non aveva la posta certificata perchè questo è quello che sapevo!
    Come ti ho sempre detto io mi sono sempre informato per la Pro Palazzolo (di cui ero segretario) e non per il comune!

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  3. Ok scusami.
    Mi sorgono dei dubbi: i Comuni sanno di averla?
    La leggono?

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Mah, non credo e quindi mi sorgono i seguenti dubbi:
    Chi l'ha attivate queste mail certificate?
    Su incarico di chi?
    Ha poi avvisato i comuni di questa attivazione?
    Ma soprattutto:è gratis o costa ai cittadini? E quanto?
    Perchè, se non la usano, è un costo senza vantaggi!!!???

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  6. Mi sa che hai ragione. Tutt'ora non è stata ancora scaricata dal server e neppure consultata via webmail..

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  7. Giusto per dovere di cronaca, visto che Marco ha trattato l'argomento, ora per Legge, almeno le imprese, devono obbligatoriamente avere la PEC.
    Riporto gli estremi:
    Confermata l'introduzione dell'obbligo generalizzato per le società di dotarsi di casella di posta elettronica certificata (PEC)

    Il decreto legge“anticrisi”,contenente modifiche alle attuali disposizioni sull'utilizzo delle caselle di posta elettronica certificata(denominata brevemente“PEC”),è stato convertito dalla Legge 28 gennaio 2009,n. 2. Pertanto,viene confermato che dal 29 novembre 2008 tutte le nuove imprese costituite in forma societaria,in sede di prima iscrizione,sono obbligate a comunicare al Registro delle imprese il proprio indirizzo di posta elettronica certificata(PEC). Le società già esistenti,invece,devono adempiere a quest'obbligo entro il 29 novembre 2011. Il decreto ha inoltre semplificato le disposizioni del codice dell'amministrazione digitale sulle copie informatiche dei documenti cartacei.

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  8. Grazie Luisa della info.
    In via ufficiosa ti posso dire che c'è la possibilità che il Municipio si doti anche di firma digitale. In questo modo tutti i mezzi ci sono, bisogna solo individuare una persona nell'unione dei comuni che si occupi di queste cose.. Non credo sia impossibile..

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  9. Bene! Era ora!
    Purtroppo obbligare le aziende a farsi una PEC è l'unico modo per far sviluppare la posta certificata!
    Se apsettiamo che lo facciano di loro spontanea volontà....

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  10. Qualche giorno fa sia mio padre che mio cognato hanno ricevuto una lettera dall'INPS nella quale si chiedeva se volevano attivare, gratuitamente, una casella di posta elettronica certificata per ricevere e comunicare direttamente con le pubbliche amministrazioni. Purtroppo sembrerebbe che non possa essere usata con i privati. Per maggiori info http://punto-informatico.it/2725268/PI/Commenti/pece-poi.aspx

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