(Immagine da Wikipedia)
Mercoledì 09.12.2009, ho partecipato alla riunione della commissione Agricoltura Ambiente Ecologia.
Non essendo una riunione pubblica anche le informazioni in teoria non lo sarebbero.
Nella sintesi che seguirà non citerò ne nomi ne cognomi e in particolare non entrerò nei dettagli di certi argomenti anche perché in molti casi si sono fatte solo delle ipotesi, nulla di concreto insomma.
Come già accaduto nelle scorse riunioni si è voluto ribadire il fatto che bisogna attuare degli accorgimenti per salvaguardare il più possibile la viabilità rurale. Mantenere o ripristinare i fossi ai lati della strada permette in molti casi il defluire dell'acqua evitando il formarsi di pozzanghere che rendono il terreno più sensibile al passaggio di mezzi motorizzati.
L'intervento di circa due anni fa è stato quasi vanificato, per ripristinare buona parte della viabilità servirebbero circa 10'000 euro che però bisogna richiedere all'Unione dei Comuni "Cuore dello Stella". Solo nei prossimi mesi si saprà se il finanziamento sarà disponibile.
Sempre in relazione a questo argomento si è accennato alle attività del Consorzio di Bonifica. In linea di massima gli interventi sono di due tipi. Uno riguarda la manutenzione periodica, come lo sfalcio dell'erba, la pulizia dei fossi e canali. Il secondo è pianificato nel medio periodo e riguarda interventi straordinari, come il ripristino di fossi talvolta "chiusi" da qualche contadino o il livellamento di alcuni terreni ecc. Quest'ultimi sono già stati comunicati al Consorzio Bonifica, ora i responsabili del Comune devo solo verificare e sollecitare perché siano eseguiti.
Concluso il discorso sulla viabilità rurale si è discusso sul controllo della popolazione di nutrie e colombi presenti nel territorio. Per sapere qualcosa di più sulle nutrie dette anche castorini (no ratti!) vi rimando a Wikipedia.
Purtroppo la nutria, animale erbivoro, sembrerebbe rechi diversi danni sia all'agricoltura (nutrendosi anche di mais, frumento e barbabietola da zucchero) che agli argini dei fiumi (le gallerie realizzate per la tana sono la causa della formazione di fontanazzi). Qui alcuni video del "terribile" animale..
Circa uno/due anni fa l'amministrazione si è rivolta alla Regione FVG per risolvere il problema che coinvolge gran parte dell'Italia settentrionale. La Regione ha consigliato di rivolgersi direttamente alla Provincia di Udine con la quale si è trovata una soluzione che lo ha risolto in buona parte.
Si è deciso di far intervenire la Polizia Forestale che regolarmente, su segnalazione degli addetti comunali, eliminava gli animali nelle tane individuate. Per evitare di rivolgersi nuovamente alla Polizia Forestale, l'Ambito Venatorio di Rivignano, che comprende diversi Comuni, ha chiesto se era possibile formare alcuni cacciatori locali per il controllo sulla popolazione di nutrie, colombi e cormorani. La Provincia metterà a disposizione un docente, i Comuni che hanno aderito pagheranno la quota per ogni cacciatore (circa 30/40 euro), mentre l'Ambito Venatorio troverà i volontari. Per quanto riguarda Pocenia i cacciatori interessati sono 5 mentre per Torsa 1. Hanno aderito ben 11 Comuni per un totale di 60 cacciatori. È in fase di sviluppo un regolamento che determinerà il numero di uscite settimanali e il censimento degli animali uccisi. Quando tutto sarà legalmente istituito i cacciatori istruiti saranno autorizzati a procedere.
Ultimo punto trattato riguarda la ceduazione delle proprietà comunali. Si tratta di "quattro" vivai che però è giusto mantenere "puliti". Anche in questo caso si sta cercando di istituire un regolamento pratico da attuare per questo scopo. Sembra esagerato realizzare dei bandi di concorso e soprattutto umiliante, per chi fosse interessato a "4 legna", presentare la dichiarazione dei redditi. È prassi in tutti i Comuni aventi piccole zone boschive lasciare ai confinanti questo "onere". È difficile che dei giovani vadano a far legna e gli anziani che magari lo hanno sempre fatto, causa la vecchiaia che avanza, sono sempre più soggetti ad infortuni che è meglio evitare. Per quest'ultimo punto non si è trovata una soluzione soddisfacente al problema.
Ma povere bestie!
RispondiEliminaFanno pena anche a me. L'uomo ha combinato il casino portandoli in un altro ambiente e lo risolve sterminando queste povere bestiole.
RispondiEliminaNon voglio generalizzare ma non mi stanno molto simpatici ne i contadini ne i cacciatori..
ma perchè non catturarle e metterle in un area protetta?Qua si proteggono stupidi biotopi e si amazzano i castorini.
RispondiEliminaChe Dio abbia pietà delle anime dell'umanità bieca ed egoista
Il problema è che da noi non ci sono predatori naturali e importare dei caimani forse non è proprio una bella idea..
RispondiEliminaNon è un animale in via di estinzione, anzi. Una soluzione potrebbe essere ridurne la popolazione attraverso la castrazione dei maschi o la sterilizzazione delle femmine.
Io sono favorevole all'importazione di caimani...magari possono servire per far piazza pulita di certa gente incivile ( vedi cosa è accaduto ieri)
RispondiEliminaForse hai ragione.. Senza dubbio non morirebbero di fame..
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