domenica 11 marzo 2012

Unione dei Comuni "Cuore dello Stella": un carrozzone insostenibile.

Il post nasce principalmente dalla volontà di far chiarezza sulla posizione della lista "Insieme per Pocenia 2.0" (il nome non è ancora stato definito) sull'argomento Unione dei comuni ma anche per rispondere all'articolo pubblicato da Giovanni Colle.
Fino a circa 10/12 mesi fa l'attuale minoranza amministrativa facente capo ad Anzile Sergio era fermamente convinta che il naturale percorso dell'Unione dei Comuni "Cuore dello Stella" maturasse in fusione. Parecchio è stato scritto sui vantaggi economici derivanti da questa conclusione, nulla è stato fatto dall'attuale Amministrazione per informare la popolazione che teoricamente entro quest'anno sarebbe stata chiamata ad un referendum per decidere se fondersi oppure no con Rivignano e Teor. Il progetto di Unione è nato nel 2006 quando il sindaco in carico era Anzile. Per 5 anni i tre comuni hanno ricevuto diverse centinaia di migliaia di euro al fine di aggregare servizi ed uffici in funzione della fusione dei tre comuni. In realtà le attuali amministrazioni si sono trovate a beneficiare di una pioggia di denari provenienti dalla Regione "dimenticandosi" dello scopo ai quali erano destinati.
La nostra lista non può altro che prende atto della situazione attuale: la mancanza di informazione che l'amministrazione doveva fornire ai propri cittadini in questi anni e l'assenza di contributi atti a portare a termine l'obiettivo fusione hanno trasformato l'Unione dei tre comuni in un carrozzone avido di risorse. Vi ricordo che alla fin fine l'Unione è paragonabile ad un organo amministrativo a se, con un bilancio ed un consiglio, e che a spanne costa un centinaio di migliaia di euro all'anno (da quanto dichiarato da Marino Zat, candidato sindaco della nostra lista).
Non ci resta che constatare la situazione che si è costituita e quindi ritenere che un carrozzone simile non è più sostenibile. Il treno dell'ipotetica fusione (vi ricordo che sarebbero stati i cittadini a scegliere e non l'amministrazione) è stato perso, ne avrà sicuramente guadagnato l'identità territoriale ma in tempi di crisi finanziaria è opportuno investire nel risparmio (il risparmio è il primo guadagno). Per risparmiare, richiedere contributi e pensare al futuro del nostro territorio bisogna investire con la collaborazione dei comuni limitrofi, bisogna accomunare servizi e soprattutto collaborare a progetti per il futuro in un'ottica "globale". Non possiamo pensare, ad esempio, ad un parco sul fiume Stella dimenticandoci che sono diversi i Comuni che ne sono attraversati. Non possiamo pensare a salvaguardare il nostro fiume a pezzi. Per assurdo non possiamo pensare di operare un paziente alla spalla senza preoccuparci di mantenere la ventilazione ed assicurarci che il cuore batta; avremmo "riparato" la spalla ma il paziente è morto!

1 commento:

  1. E le cose stanno proprio così, caro Marco e amici di Pocenia (...e Torsa!).
    Io da cittadino e da consigliere di Rivignano e dell'Unione ho evidentemente le mie opinioni; ma credo soprattutto che per assumere una decisione corretta e consapevole sul destino dell'Unione e su "Fusione" si o "Fusione" no le tre amministrazioni in carica avessero il preciso dovere politico e anche etico-morale di attuare un piano di informazione verso le cittadinanze presentando loro in modo trasparente e completo i pro ed anche i contro.
    Era previsto. Non l'hanno fatto. Perchè? Lo lascio "immaginare" ad ognuno di voi lettori.
    Mandi.
    Colle Giovanni - Rivignano

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