Qualche tempo fa avevo scritto a proposito di una serie interessante di incontri per genitori. Tra i lettori di questo Blog ci sarà di certo chi ha frequentato quelli di preparazione al matrimonio cristiano. La precisazione è necessaria dato che per le unioni civili non è previsto alcun corso, obbligatorio invece se si pronuncia una promessa davanti a Dio ed alla comunità. Come disse Enrico Brignano in una delle sue apparizioni a Zelig, gli italiani sono un pò allergici a ciò che DEVONO fare e il corso rientra esattamente in questo genere di cose. Io stessa, quando L'ho fatto non ero entusiasta, mi immaginavo una serie di noiose lezioni per giunta tenute da un prete: cosa diavolo ne sa lui del matrimonio? Marco era meno convinto di me, ma diciamo che non aveva molta scelta, o meglio non gliel'ho data io, che volevo " un matrimonio in chiesa". Se devo essere del tutto sincera, volevo la favola che sognano un pò tutte le ragazze ma un pochino credevo anche a quella promessa. Oggi, a distanza di cinque anni ci credo molto di più e senza il minimo dubbio è Marco la persona che vorrei al mio fianco..
Basta, le famiglie felici non vanno di moda, torniamo al corso!
In realtà Marco ed io siamo rimasti molto sorpresi nel trovarci di fronte ad una persona con la quale possiamo parlare di qualsiasi argomento e che soprattutto ci ha fornito una serie di provocazioni su cui ci siamo trovati poi a discutere a lungo fino a trovare la stessa direzione oppure ad accettare il punto di vista diverso di colui che abbiamo scelto come compagno nella vita. Nel matrimonio, del resto, non sempre la si pensa allo stesso modo, ci sono due modi di pensare, di sentire e di vivere diversi che decidono di fare un pò di strada insieme ed i contrasti sono più vivaci quando arrivano i figli. Il corso si propone solo questo, in fondo: chiarire bene che cosa ci aspettiamo da questa unione, sebbene l'esperienza si faccia "sul campo "! Sarà un caso estremo ma ci sono coppie pronte a sposarsi senza aver parlato del desiderio o meno di avere dei figli: il matrimonio cristiano non ha senso ed è anzi nullo se si decide di non averne. Perfettamente legittima questa scelta, ma allora meglio essere coerenti e scegliere un matrimonio civile. Ciò che è stato unito da Dio, inoltre, non può essere separato dall'uomo, quindi l'idea del divorzio non dovrebbe neppure essere presa in considerazione. Il corso di preparazione al matrimonio comunque permette di incontrare anche altre coppie e di confrontarsi su vari temi che possono emergere, tutte le opinioni sono benvenute e tutti hanno uno spazio per parlare! Nel nostro caso questo, insieme ad un certo carisma di chi lo tiene, ha fatto si che come "ripetenti " continuiamo ad andarci, anche per ripassare certe regole che nella vita di coppia non dovrebbero mai venir meno. Anzi, quando gli impegni di ogni giorno diventano tanti, che ci si addormenta esausti dopo aver biascicato uno stentato "buona notte", è facile dimenticare che cosa rappresenta per noi quel "corpo " che occupa l'altra metà del letto. Quasi non ci si ricorda più quei momenti magici vissuti all'inizio, le emozioni e sentimenti che solo lui/lei hanno saputo suscitare.. Eppure la famiglia che siamo oggi è partita da noi due, ecco perché il ventinove marzo mi piacerebbe molto poter ripetere quelle parole : io Deborah, scelgo te, Marco come mio sposo e prometto..
Tendenzialmente i preti delegano alle coppie di sposi la direzione del corso. Infatti, chi più di loro può trattare questo argomento?
RispondiEliminaDon Carlo, Monsignore di Latisana, cerca di coinvolgere il più possibile gli sposi perché siano loro a "organizzare" i corsi ma personalmente preferisco che sia lui a farlo, perché comunque ciò che dice o racconta sono esperienze di coppie diverse. Anche a Pocenia, se non ricordo male, Don Franco delega ai dei laici la gestione dei corsi.
Comunque, anche se continuo a dichiararmi ateo, trovo che l'utilità dei corsi prematrimoniali sia incentrata sul confronto sia fra lui e lei che con tutti i partecipanti. Quando una coppia non ha più nulla da dirsi, neppure con gli sguardi, probabilmente significa che la fine del rapporto è vicina..
Sono daccordo con Debora e Marco, il matrimonio non deve essere preso sotto gamba. Il corso prematrimoniale serve per capire come bisogna affrontare la vita di coppia, nel bene e nel male. Il matrimoni è una decisione molto importante che non si può prendere sotto gamba solo per la voglia di indossare un abito bianco e per la festa. Non si affronta un matrimonio con la convinzione che tanto se le cose non vanno bene si può sempre divorziare. Non lo trovo giusto, quando sento queste frasi mi arrabbio da morire (per non dire altre parole meno educate) anche perché io ci credo al vincolo del matrimonio e lo reputo una cosa sacra. Sono anche convinta che se le cose non vanno e si è tentato in tutti i modi di sistemare i dissapori allora si possa pensare al divorzio, ma non deve essere una dei motivi per cui ci si sposa.
RispondiEliminaScusate lo sfogo, ma ne ho sentite troppe in questo periodo e sono stufa della gente che prende sotto gamba questo sacramento, anche perché non è imposto dalla religione e quindi uno è libero anche di non scegliere la via cristiana
Brava e grazie Erika per il tuo contributo.
RispondiEliminaSono curioso di sapere cosa ne pensa Luca..
erika80Luca la pensa come me, ed è per questo che la decisione tarda ad arrivare. un passo alla volta. Meglio pensarci due volte e non dover rimediare dopo
RispondiEliminaMah, diciamo che oggi manca la volontà di impegnarsi "per tutti i giorni della nostra vita ", come pure quella di non mollare. Noi siamo stati molto fortunati fino ad ora ma a volte mi chiedo: se dovesse succedere qualcosa di grave, una malattia, problemi economici.....sapremmo rimanere uniti come ora? Non lo so, nessuno può affermarlo con certezza ma credo che faremmo tutto ciò che è in nostro potere. I nostri figli lo meritano e, del resto, che cosa sarei io senza mio marito? Tornando al discorso sul matrimonio, nessuno è obbligato e se si vogliono le cose facili, allora si cerchi almeno di essere coerenti: il matrimonio civile è un'ottima soluzione per non complicarsi troppo la vita!
RispondiEliminaNon parlero che dinnanzi al mio avvocato di sta storia....
RispondiEliminaluca sei il solito!
RispondiEliminaposso farti da avvocato?
sono tirchio
RispondiEliminamarco.......più che ateo dovresti dire agnostico... se fossi ateo che cavolo ti sei sposato a fare in chiesa???????
RispondiEliminaFinalmente una domanda intelligente.
RispondiEliminaMi sono sposato in chiesa perché Deborah da credente ci teneva e non mi sembrava corretto negarle questo suo desiderio.
Lupin....quando ti serve un avvoato a basso prezzo (nullo se togli le spese di mantenimento sete), chiamami pure!
RispondiEliminaIo non mi fiderei di uno k non sa nemmeno scrivere AVVOCATO!
RispondiEliminama l'avete finita di proporvi come avvocato di luca.... e a me non pensate!!! begli amici, Debora aiutami tu!
RispondiEliminaMaddai, un VERO ateo, al giorno d'oggi? Credevo non ne esistessero più.
RispondiEliminaIo invece pensavo il contrario.. Mandi.
RispondiEliminaNo. Ad essere quasi spariti sono proprio gli atei propriamente detti.
RispondiEliminaL'ateismo (diversamente dall'agnosticismo) è, per definizione, una fede.
Come tale richiede impegno, coerenza, e credibilità logica della propria posizione, pena il cadere in uno stato di isterico permanente (conflitto subconscio fra volontà e comprensione).
Data la scarsa accettabilità odierna di una visione esclusivamente atea e la conseguente possibilità di essere tacciati per "fondamentalisti" seguaci di una religione (l'ateismo, appunto), i più famosi atei della moderna preferiscono generalmente definirsi "agnostici", mantenendo una posizione "libera" da fedi (vedi Dawkins o Gould).
Ok, aveva ragione Luca. Sono agnostico.
RispondiEliminaAllora sono contento di essermi sposato e, visto quello che vedo in giro....sono tanti quelli che si conoscono intune sagre...., proporrei un bel corso a chi sceglie il matrimonio civile...così la sua folle corsa si arresterà per "un Attimo" nella riflessione di uno psicologo, di un "avvoato", di un operaio sposato, un manager divorziato, liz 123456789 matrimoni, il farmacista ecc
RispondiEliminaCrociera finale per rispondere all'interrogativo ci sopportiamooooooooooooooo????
Ogni 10 revisione...non siamo auto!
Il tutto GRATIS!
Ma si potrebbe servire..
RispondiEliminaComunque nessun corso ti da la ricetta segreta per un matrimonio longevo. È importante capire che uno degli aspetti più importanti è la comunicazione nella coppia e il confronto con le altre. Chiudersi in se, sia singolarmente che come coppia è pericoloso.
Ci sarebbe molto da dire anche sul ruolo della donna, del fatto che oggi non ci si sopporta più, che siamo stati viziati dalle nostre madri ecc.
Di seguito parte dell'email che ho inviato a Simona, una lettrice interessata al corso prematrimoniale di Latisana.
RispondiEliminaCiao Simona,
purtroppo il post che hai letto non è stato scritto e commentato come mi aspettavo.
Mia intenzione era entrare maggiormente nel dettaglio rispondendo, praticamente, al tuo quesito.
I corsi prematrimoniali hanno lo scopo di mettere in discussione la coppia, far in modo che si discuta di argomenti fondamentali che essa prima o poi andrà ad affrontare. Ci sono coppie che non hanno neppure mai parlato di aver figli, puoi solo immaginare se scoprono, dopo sposati, di avere idee completamente diverse.
Il corso è "condito in salsa religiosa" ma questo è abbastanza ovvio.
La pretesa del corso non è quella di darvi il diplomino con il quale avrete garantito il matrimonio.
C'è chi i corsi prematrimoniali continua a seguirli da sposato questo perché nella coppia c'è il bisogno di confrontarsi anche con gli altri.
Don Carlo è un uomo carismatico, sa come metterti a tuo agio e stuzzicare la discussione. La cosa che ho apprezzato fin da subito è il fatto che mi sono trovato davanti a me prima di tutto una persona con cui parlare e non un prete vecchio stampo.
Se avete la fortuna di trovare anche un bel gruppo il corso vi servirà e se vi metterà in crisi su certi argomenti vuol dire che funziona. Io ho iniziato a "litigare" con mia moglie durante i corsi.