giovedì 6 novembre 2008

Diritti del "cittadino digitale": realtà o illusione?

Chi mi segue avrà intuito che con il Blog voglio sopperire alla grosse lacune del Sito Ufficiale del Comune di Pocenia, vedi la pubblicazione degli avvisi affissi in bacheca, i contenuti dei Consigli Comunali nonché i relativi filmati, la possibilità di compilare moduli che altrimenti sareste costretti a ritirare direttamente in Municipio con conseguente perdita di tempo e di ore di lavoro.
Sono un cittadino che si interessa a tutto ciò che avviene nel Comune, dalle manifestazioni alla politica. Ogni tanto mi pongo dei quesiti e li rivolgo all'Amministrazione Comunale. Inizialmente ricevevo nel breve delle risposte, mentre negli ultimi mesi questa comunicazione è venuta meno o è comunque insoddisfacente. Vuoi per problemi tecnici (sembra che alcune email non siano arrivate..), vuoi per il fatto che sia gli impiegati, il Sindaco e i suoi collaborati sono parecchio impegnati. Colpa della miriade di impegni e della eccessiva burocrazia da dover sbrigare: una persona come me da "lavoro" in più, se ce ne fossero altre molto probabilmente non riuscirebbero a svolgere neppure il lavoro routinario.
Ritengo che l'informatica possa agevolare molte operazioni con conseguente guadagno di tempo e di denaro. Sono convinto che se molte informazioni venissero pubblicate su Internet chi ha "fame" di informazioni, come me, tramite un cellulare con connessione alla rete in totale modalità riesce a "sfamarsi". Nel mio caso quando ho un dubbio e un po' di tempo, mi è sufficiente estrarre il cellulare e ricercare l'informazione. Non sempre trovo quello che cerco, talvolta trovo informazioni interessanti che mi possono anche far arrabbiare. Quest'ultimo caso si è verificato qualche settimana fa. Prima di continuare con il post vi consiglio di leggere questo articolo. Se non lo farete non ha senso continuare con la lettura di questo post.

Potrei definirlo un'ottima sintesi del testo del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 "Codice dell'amministrazione digitale" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 112 del 16 maggio 2005 - Supplemento Ordinario n. 93, che potete trovare qui o qui. Di seguito potete accedere al Decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, a norma dell'articolo 10 della legge delega 29 luglio 2003, n. 229. La legge completa e aggiornata con le modifiche del 4 aprile 2006 la potete scaricare qui.

Ora visitate il Sito Ufficiale del Comune di Precenicco. Sembrerebbe che l'Amministrazione di Precenicco abbia assimilato appieno la normativa. Se guardate bene, ci sono anche i verbali dei Consigli Comunali (dopotutto è sufficiente "stampare" un PDF e pubblicarlo..). Tutto a disposizione di chiunque, non serve richiedere copie, compilare domande, perdere ore di lavoro ecc.

Precenicco è, probabilmente, un Comune virtuoso. Chissà, forse l'Amministrazione crede nella "forza" di Internet.
Purtroppo nella mia corsa verso la soluzione della vicenda ho trascurato le 10 pagine di modifiche e integrazioni
, a malapena ho finito di leggere le 38 pagine del testo integrale e originale del 7 marzo 2005. Leggendo capirete meglio.
L'articolo di oggi è parecchio lungo, ma per completezza ho preferito integrare anche l'email inviate. Se volete potete saltare quella inviata al Difensore Civico oppure leggerlo a rate :)

La mia esperienza raccontata all'ADUC (24.10.2008):

Cara Aduc, su consiglio di un amico, vi scrivo in merito ad un problema che molto probabilmente riguarda buona parte dei cittadini. Mi rifaccio al Decreto Legislativo del 7 marzo 2005, n. 82 - "Codice dell'amministrazione digitale". Gestisco un piccolo blog (Blog non ufficiale del Comune di Pocenia) con il quale vado a sopperire alle enormi lacune del sito web comunale (http://www.comune.pocenia.ud.it/). Circa un mese fa ho richiesto, per la seconda volta, se per cortesia potevano inviarmi gli avvisi pubblicati sulle bacheche pubbliche del Comune al mio indirizzo email. La prima volta non ho ricevuto una risposta che ritengo adeguata, la seconda, dopo una chiaccherata con il Sindaco, mi è stato detto che la mia richiesta è stata inoltrata alla segretaria che ne avrebbe valutato la fattibilità. È trascorso quasi un mese e non mi è stato fatto sapere nulla. Più di un mese fa ho richiesto, mediante lettera diretta al Sindaco, i verbali del Consiglio Comunale di fine settembre motivandone la richiesta. Mi è stato consigliato di consegnare la domanda a mano (così ho fatto), stessa cosa per il ritiro delle fotocopie. Perché ho richiesto le fotocopie (che ho dovuto pagare) e non una copia digitale? Perché quest'ultima mi è stata negata! La spiegazione è stata: "l'art.25 della legge n.241/1990 non lo prevede, inoltre se visita i siti comunali non sono presenti i verbali ma solo i titoli che sono stati trattati". In realtà ho scoperto che il Decreto Legislativo N°82 prevede che a una mia richiesta di atti pubblici, l'Amministrazione mi invii una PEC (Posta Elettronica Certificata) contenente tali documenti, quindi non è necessario che mi muova neppure da casa, e quindi perda ore di lavoro, per recuperare le copie. Per quanto riguarda la pubblicazione dei verbali dei Consigli Comunali su internet vi invito a visitare il sito del Comune di Precenicco (http://www.comune.precenicco.ud.it/) che sembra aver messo in atto pienamente tale normativa. Quello che volevo chiedervi è: se i miei diritti sono stati violati, a chi mi posso appellare? Come nel caso del mio Comune (Pocenia) molti altre P.A. sono nella stessa situazione. Cosa si può fare? Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti

La risposta è stata (27.10.2008):
Gentile Marco Vincoletto,
si rivolga al difensore civico:
http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40697
Cordiali saluti.
L'email al Difensore Civico di Udine (28.10.2008):

OGGETTO: Diritti del "Cittadino digitale" Buongiorno, mi chiamo Vincoletto Marco e sono un cittadino del Comune di Pocenia nonché blogger di http://pocenia.blogspot.com. Le scrivo su consiglio dell'Aduc, l'associazione a cui ho posto per prima il mio problema. (http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=238288) Sono diversi anni che utilizzo internet per ricercare informazioni, effettuare pagamenti e comunicare con amici, conoscenti e aziende sia private che pubbliche. Trovo che sia uno strumento economico, rapido e comodissimo. Ho scoperto di recente il Dlgs n 82 del 7 marzo 2005 "Il codice dell'Amministrazione digitale". Da quello che ho appreso, come "cittadino digitale" ho il diritto di utilizzare lo strumento informatico per comunicare con qualunque P.A. grande o piccola essa sia. Quello che vorrei cortesemente sapere è: ad un mio diritto, corrisponde anche un dovere della Pubblica Amministrazione? Le porto due esempi: 1. ho richiesto più volte al Comune di Pocenia se poteva inviarmi, cortesemente, le comunicazioni pubbliche che vengono affisse nelle bacheche sparse nel territorio comunale. È trascorso un mese dalla mia seconda richiesta e la segretaria del Sindaco, come mi è stato riferito dallo stesso Sindaco, credo stia ancora valutando la fattibilità della cosa. 2. Lo scorso mese ho richiesto copia dei Verbali dell'ultimo Consiglio Comunale come l'art.25 della legge n.241/1990 prevede. Mi è stato consigliato di consegnare la richiesta direttamente in Municipio, stessa cosa per il ritiro delle fotocopie, così ho fatto. Avevo richiesto, se possibile, di ricevere le copie in forma digitale e non cartacea, ma questa mia richiesta mi è stata negata, all'impiegato non risulta possibile questa modalità. Allora ho pagato le fotocopie come l'art. precedente richiede. Se non ho letto male, la mia richiesta di ricevere gli avvisi in forma digitale alla mia casella di posta elettronica è sancita dal codice Dlgs n 82 del 7 marzo 2005 "Il codice dell'Amministrazione digitale". Da quello che ho appreso, come "cittadino digitale" ho anche il diritto di ottenere documenti in forma digitale. Altra cosa che mi ha lasciato molto perplesso è il fatto che a parole mi è stata data piena disponibilità dal Sindaco alle mie richieste di informazioni, ma in realtà parlando con un impiegato della segreteria (molto gentile e cortese) ho capito che le mie richieste non fanno altro che rallentare il loro lavoro, anzi, come mi è stato detto, "se per caso ci fosse un altro Vincoletto nell'Unione dei Comuni noi non potremmo più andare avanti con il nostro lavoro". Come mi devo comportare? Le mie richieste e lamentele, sono lecite? Spero di essere stato chiaro, la ringrazio per l'attenzione. Cordiali saluti.

Giovedì 30.10.2008 mattina, non avendo ricevuto neppure la notifica di lettura alla mia email mi sono collegato al Sito della Regione FVG, alla pagina del Difensore Civico. In questa pagina sono elencati tutti gli 8 Difensori Civici Regionali. Ho provato a chiamare uno a uno questi numeri ma o suonavano liberi e nessuno rispondeva o inesistenti. Provo a chiamare quello di Tolmezzo e mi risponde l'Ufficio Relazioni con il Pubblico. Parlando con l'impiegata scopro che il Difensore Civico è stato abrogato con la legge regionale n. 9/2008, probabilmente è stata valutata come una spesa inutile. Ora non mi resta che rivolgermi alla Regione..

Email a "Trasparente, filo diretto con i cittadini", Regione FVG (30.10.2008):
Buongiorno,
mi chiamo Vincoletto Marco e sono residente a Pocenia.
Scrivo a voi perché non so a chi rivolgermi.
Di recente ho scoperto che come "cittadino digitale" ho dei diritti sanciti dal Dlgs n. 82 del 7 marzo 2005, "il codice dell'Amministrazione digitale".
Ho scritto all'Aduc (http://www.aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=238288) per sapere se questi diritti mi fossero stati realmente negati dal Comune di Pocenia. Mi hanno consigliato di rivolgermi al Difensore Civico. Mi sono collegato al Sito Regionale (http://www.regione.fvg.it/rafvg/portalesalute/dettaglio.act?dir=/rafvg/cms/portalesalute/bisogni/la_tutela_dei_diritti/il_difensore_civico.html) e martedì sera ho inviato una email al Difensore Civico di Udine. Non ricevendo la notifica di lettura dell'email, oggi 30.10.2008, ho provveduto a telefonare all'ufficio competente senza ricevere risposta. Ho provato a chiamare anche gli altri numeri telefonici degli uffici pubblicati dalla Regione sul web fino a quando, un' impiegata gentilissima di Tolmezzo, mi ha comunicato che la figura del Difensore Civico è stata abrogata con la Legge Regionale n. 9 del 2008.
A questo punto mi chiedo: per eventuali problemi con le P.A. o per sapere se la legge a cui mi appello è valida, a chi mi posso rivolgere?
Grazie dell'attenzione.

Distinti Saluti

Risposta dalla Regione o meglio sempre dalla Sig.ra Antonietta di Tolmezzo (05.11.2008):

Testo: Egregio Signor Vincoletto, in merito alla sua richiesta telefonica, alla quale peraltro ho risposto personalmente, ho approfondito la normativa cui Lei fa riferimento, alle domande che ora mi pone posso darLe queste risposte: - la Legge 241/90, art. 25 - modalità di esercizio del diritto di accesso e ricorsi - e l'art. 17 della Legge 15/2005, indicano agli aventi diritto le prassi da adottare a fronte degli "eventuali problemi con le P.A."cui Lei fa riferimento. Lei aveva richiesto anche chiarimenti in merito all'applicazione da parte delle Amministrazioni pubbliche del Decreto Legislativo n. 82/2005 - Codice dell'Amministrazione digitale. A questo proposito, dalla lettura del Decreto stesso e, sentito il Segretario del Comune di Pocenia, Questi conferma che non vi è l'obbligo, da parte degli Enti Pubblici dell'applicazione delle norme dettate dal Codice, vi è solo la facoltà - nel rispetto della propria autonomia organizzativa - di avvalersi delle disposizioni in esso contenute. A disposizione per ogni ulteriore chiarimento Le porgo i più cordiali saluti. Grazie per il tuo interesse ed il tuo contributo Trasparente - Filo diretto con la Regione Ufficio relazioni con il pubblico Antonietta Puppis - URP regurp.tol@regione.fvg.it

http://www.trasparente.regione.fvg.it

Conclusione.
In conclusione mi sono accorto che la legge n.82 del 7 marzo 2005 ha avuto delle significative modifiche, questo per permettere alle Pubbliche Amministrazioni di adeguarsi alle nuove disposizioni secondo i propri "tempi tecnici". Il termine che è stato introdotto più spesso negli articoli è "autonomia". Autonomia normativa, autonomia organizzativa ecc. La frase che ha condizionato in modo più rilevante il senso dell'intera legge è la seguente: Il principio di cui al comma 1 si applica alle amministrazioni regionali e locali nei limiti delle risorse tecnologiche e organizzative disponibili e nel rispetto della loro autonomia normativa. Tale frase è stata inserita nell'art. 3 (Diritto all'uso delle tecnologie) e nell'art. 54 (Contenuto dei siti delle pubbliche amministrazioni).
Riporto l'art. 3 per intero:
3. Diritto all'uso delle tecnologie.
1. I cittadini e le imprese hanno diritto a richiedere ed ottenere l’uso delle tecnologie
telematiche nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e con i gestori di pubblici
servizi statali nei limiti di quanto previsto nel presente codice.

Se ci si fermava qui i nostri diritti erano inequivocabili. Il problema sorge con 1.bis che di fatto da la totale libertà alle P.A. nel rispettare la normativa.

1-bis. Il principio di cui al comma 1 si applica alle amministrazioni regionali e locali nei limiti
delle risorse tecnologiche ed organizzative disponibili e nel rispetto della loro autonomia
normativa.
1-ter. Le controversie concernenti l’esercizio del diritto di cui al comma 1 sono devolute alla
giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.

A questo punto è da capire, magari chiedere alla P.A. con cui si ha a che fare quale siano i limiti
delle risorse tecnologiche ed organizzative disponibili e quale sia la loro autonomia
normativa. Chiarito questi quesiti si può realmente capire a quali doveri devono sottostare.
Nel caso di un Comune come Pocenia, ma anche di tanti altri Comuni, bisogna modificare lo Statuto Comunale o integrare con qualche regolamento in modo tale che la legge "Codice dell'Amministarzione digitale" sia in qualche modo assimilato.
Non essendo un consigliere non mi è permesso proporre questo argomento e ottenere che venga portato al primo Consiglio Comunale disponibile. Magari potrei buttar giù quattro righe e consegnare ad ogni consigliere di maggioranza o di minoranza esso sia, la mia proposta. Mi auguro che qualcuno di loro assecondi il mio pensiero e lo porti in Consiglio, magari anche in visto e considerato l'art. 9. Partecipazione democratica elettronica. Comma 1. Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all'estero, al processo democratico e per facilitare l'esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi.
Pertanto, vi invito nuovamente a partecipare ai Consigli Comunali, se trovate interessante la mia attività supportatemi. Non vi chiedo soldi ma solo di partecipare ai prossimi Consigli Comunali con me. Invitate parenti, amici, colleghi, vicini di casa. A fine mese, credo l'ultimo giovedì disponibile, ci sarà molto probabilmente una Convocazione Consigliare. Se mi ritroverò solo, (Rudy G. a parte), avrò la certezza che queste mie "battaglie" sono solo mie e quindi "personali". A parte me, chi altro è interessato a cambiare o migliorare le cose dal basso? Nel mio piccolo vigilo, osservo e propongo. La mia è solo una voce, perché si faccia sentire ha bisogno di un coro!

4 commenti:

  1. Ricorda che siamo sempre in Italia, la repubblica delle banane, in cui quello che vien partorito di buono dalle amministrazioni viene automaticamente inquinato dalla stupidità delle stesse (probabilmente da menti diverse delle stesse, oppure dalle solite contorte e ciniche)! "Ho detto che puoi richiedere documenti via internet? Si, ma solo se ci gira di farlo!" "Hai tu qualche diritto? Si, ma solo se ci va di riconoscertelo" Non sono certo frasi di un discorso di Obama (ma neanche di Silvio, mi consenta),tuttavia è ciò che accade qui da noi: o ti adegui o è meglio emigrare. Bella prospettiva! Comunque non abbatterti, perchè il vento ha cominciato a girare e sono contento perchè so che esistono cittadini attenti e attivi come te che devono continuare a splendere affinchè io, (troppo)comune mortale, possa ammirare la bellezza delle singole stelle del nero mare sociale econtinuare a sperare che un giorno riuscirò a trasformarmi anch'io in luce viva! Il Ragnone

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  2. Grazie, mi è piaciuto molto quello che hai scritto.
    Forse vivo nell'illusione che le cose si possano cambiare (almeno un pochino) non solo da dentro ma anche da fuori. Credo nella partecipazione popolare, partendo dal proprio Comune.
    Mercoledì ho chiamato in Municipio, sapevo che la Sig.ra di Tolmezzo li aveva contattati. Nei toni di voce ho percepito che non erano proprio contenti di sentirmi, ma questa è una mia impressione telefonica.
    Ho parlato con il Sindaco che mi ha confermato che stanno preparando le risposte e poi ha aggiunto: "ma perché queste proposte non le fate alle Commissioni Consultive.."
    Non l'avesse mai detto! Ora quello ad alterarsi sono stato io: "ma se il 13 giugno in occasione di una di queste riunioni ho fatto due proposte e dopo quasi 5 mesi sto aspettando ancora una risposta!". Ho fatto presente che se la legge sulla formazione obbligatoria dei consorzi per la sistemazione della viabilità rurale fosse verificata, il Comune di Pocenia non avrebbe "gettato" 10.000 euro per ritrovarsi le strade "peggio di prima" ma ne avrebbe spesi 3.333!
    Non sono un avvocato, il mio "limite è la rete", non tutto viene pubblicato o non è facile trovare le informazioni corrette al primo colpo. L'8 ottobre ho parlato con l'Assessore che doveva darmi una risposta al mio quesito, in tutta sincerità mi ha detto: "mi dispiace non ho ancora avuto tempo e poi sinceramente non saprei neppure dove verificare quella legge". Altra cosa e poi datemi pure del paranoico e del fissato ma quando in un ufficio pubblico dove, non voglio mettere in dubbio che si lavori e magari anche sodo, vi dicono: "se ci fosse un altro Vincoletto a cui rispondere nell'Unione dei Comuni qui non si andrebbe avanti" non "cadrebbero le braccia" anche a voi?
    Questi sono i "muri" sui quali mi vado ad imbattere. Giorno dopo giorno si arrichiscono di "filo spinato", "vetri taglienti" ecc.
    Dopo un pò ci si stanca, se mi convinco che sono l'unico ad interessarsi a certe cose è meglio che lasci stare il Blog e i Consigli Comunali, sicuramente vivrei meglio..

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  3. Credo che quello che chiedi sia dovuto da una pubblica amministrazione e che non possa assolutamente essere considerato un "fastidio".
    E' questione di mentalità e di organizzazione del lavoro, ma soprattutto di diritti.
    Ti ringrazio per il lavoro che hai fatto, alcune cose mi saranno utili anche per il mio compito di consigliere comunale (che rabbia però quando si scopre quanto contorta sia la pubblica amministrazione, quanto solo si possa sentire a volte il cittadino e quanto i benefici di leggi anche avanzate e positive vengano annullati da un combinato disposto di buricrazia, cavilli, furbate, un pizzico di menefreghismo). Quindi alla fine l'odg che ti ho mandato è la sola via visto che alla fine si tratta di decisioni che spettano al comune ..... bisogna convincere le amministrazioni comunali che la trasparenza, l'informazione, la trasparenza, il risparmio non sono optional attraverso richieste documentate e motivate ed evidenziando qualche esempio positivo che, per fortuna, non manca.
    Gli amministratori comunali comunque possono fare molto, soprattutto i sindaci e non possono sempre scaricare le responsabilità su altri.
    Se puoi non mollare e complimenti ancora per il tuo senso civico.
    Un cordiale saluto
    Lorenzo Fabbro

    A proposito, secondo te il difensore civico, anche alla luce della tua esperienza, era una spesa inutile? E' solo una delle figure e/o leggi importanti soppresse dall'amministrazione regionale di Tondo (legge sull'immigrazione, legge sul reddito di cittadinanza, tutore dei minori ecc....)

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  4. Prima di questa esperienza, non sapevo neppure della sua esistenza.
    Forse non aveva molto lavoro..
    Parlando con la Sig.ra di Tolmezzo ho scoperto che l'organico del Difensore Civico era comunque di ruolo, quindi il costo era solo del singolo Difensore. Ce n'erano 8 in tutta la Regione e dagli orari pubblicati dal sito regionale erano presenti in ufficio dalle 2 alle 4 volte al mese! Potevano ridurne il numero ad uno o due. Mi chiedo tutt'ora a chi dovrei rivolgermi visto che è stato abrogato.. Forse al Giudice Amministrativo.. Il difensore non aveva valenza legale ma per quel poco che ne so è riuscito a mediare e a ottenere molto con le amministrazioni pubbliche. Forse dovremmo raccogliere delle firme perchè venga nuovamente istituito. Comunque, visto che nel resto d'Italia è ancora presente, come friulano mi sento un po' meno tutelato rispetto gl'altri italiani.. :(

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